venerdì 1 gennaio 2010

El Raval, sempre a Barcellona

El Raval è la zona,o quartiere, che m'è piaciuta meno di Barcellona e poi vi fornisco i dettagli del perchè.
Un tempo vi sorgeva il quartiere cinese, zona a luci rosse, che per secoli ha raccolto bische clandestine, prostituzione e traffici poco limpidi.Una zona abbastanza vivace a quei tempi dove la sera venivano presi d'assalto cabaret e taverne.
Oggi di quei posti vagamente equivoci resta solo un po' d'atmosfera e null'altro.
Io mi ci sono imbattuta per andare a vedere Palau Guell, opera nota di Gaudì.
Mi sono poi incamminata per qualche viuzza e da brava curiosa sono andata dentro in uno di quei postacci che a suo tempo poteva benissimo essere un cabaret: beh ragazzi, dietro al banco una donna dall'età infinita che serviva e ai tavoli sei sette vecchietti dall'aspetto duro, nell'aria un odore rancido che ti toglieva il fiato.
Appoggiarsi al bancone voleva dire tirar su l'unto vischioso che vi si era incrostato.
Ho preso una lattina di coca cola sigillata e me ne sono uscita.
Dall'altra parte della strada un giovane vagabondo se ne dormiva vicino ai cassonetti dell'immondizia col suo cane...passano i poliziotti, lo svegliano e in tutta risposta lui si gira dall'altra parte e se ne torna a dormire.
Continuando a errare per questo vecchio quartiere si trova il vecchio ospedale di Santa Creu, che oggi ospita la biblioeteca di Catalunya, la chiesa romanica di Sant Pau del Camp, il museo d'arte contemporanea e il museo marittimo.
Dal mio punto di vista non è un quartiere animato, anzi, mi ha dato l'impressione di qualcosa di desolato, dall'aria poco salubre, un non so chè di bruttino, che ti porta a ritornare sui passi fatti.
Tra l'altro anche la via dove ho visto Palau Guell era tutta un cantiere, poco invitante per un turista.
Chissà che di sera magari di animi un po'...però non mi ha fatto voglia tornarci in serata.
Come posto non m'è proprio garbato.

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