mercoledì 20 maggio 2009

ksour o ksar della tunisia

Le ksar sono dei granai berberi sparsi in tutto il territorio tunisino, o quasi.
Quasi perchè a Djerba non ci sono, e per vedere ho d
ovuto andare nell'entroterra tunisino.
E non è stato facile, è stato facilissimo.
In spiaggia ho trovato un tunisino disposto a farmi da guida turistica, anche se non l'aveva mai fatto, ma a me più che una gu
ida serviva uno che capisse l'arabo e me lo traducesse.
Noleggiata l'auto per un giorno, e via...alla ricerca delle ksar.
Quel che posso dire è che nessuna foto rende l'idea di quello che si apre davanti agli occhi.

Le ksar sono splendide veramente...per non parlare dei colori che si fondono insieme al deserto.
Io purtroppo ho visto solamente la ksar
Ouled Debbab, che comunque a soddisfatto le mie aspettative.
Da Djerba comunque i vari hotel propongono gite organizzate, sopratutto per la ksar di Tataouine.

venerdì 15 maggio 2009

I castelli di Romeo e Giulietta a Montecchio Maggiore

Il giorno della festa della mamma sono andata a vedere i castelli di Romeo e Giulietta che si trovano sul colle di Montecchio Maggiore.
Il castello di Romeo funge da centro concerti e manifestazioni, la sua torre è visitabile gratuitamente.
Il castello di Giulietta ospita al suo interno un ristorante e un lounge bar estivo.
Queste alcune fotografie che ho scattato.

mercoledì 6 maggio 2009

Arquà Petrarca

Sulla scia dei Borghi migliori d' Italia voglio inserire anche delle foto scattate ad Arquà Petrarca un paio di mesi fa'.
Arquà Petrarca si trova vicino a Monselice, a Padova.
Il nome si bacia al fatto che propri
o in questo borgo Francesco Petrarca decide di consumare i suoi giorni.
La casa di Petrarca è visitabile.



la casa di Francesco Petrarca

una veduta dall' alto del Borgo

martedì 5 maggio 2009

Il Borgo di Castellaro Lagusello

Sempre il giorno di Pasquetta sono andata a vedere anche il borgo di Castellaro Lagusello, anche questo nominato tra i borghi più belli d' Italia.
Quello che mi aveva colpito era la vicinanza ad un laghetto a forma di cuore.
Il borgo è piccolino, non c'è tantissimo da vedere...diciamo pure che non rientra nella mia top ten dei borghi, anche se comunque ha il suo fascino.
Eccone alcune fotografie.










lunedì 4 maggio 2009

L'eremo di San Cassiano a Lumignano

Girando per le zone della Riviera Berica di Vicenza ho scoperto la presenza, a me ignota, dell' Eremo di San Cassiano.
L'Eremo si trova a Lumignano, un piccolo paese dei colli berici, ed è visitabile solo la prima domenica del mese.
Ho aspettato che arrivasse la prima domenica del mese di maggio e sono andata a visitarlo.
Si lascia l'auto giù in paese e da qui inizia un sentiero che in mezz'ora o poco più conduce all' Eremo.
L'attuale proprietario, il Conte Alvise da Schio, ha concesso la gestione di questo sito al Club Speleogico Proteo.
Proprio questo Club ha reso possibile la visita almeno una volta al mese al pubblico, oltre che a mantenere inalterato l'ambiente e gli edifici.
Intorno all' Eremo di San Cassiano sorgono covoli e cenge sulle pareti che si sono formati dal movimento delle onde nel corso di milioni di anni e dallo scorrimento di acqua piovana e anidride carbonica all' interno delle fessure nella roccia. Alcuni studi archeologici hanno portato alla luce 13 tombe scavate nella roccia risalenti all' alto- medioevo.
Dalle tabelle informative presenti sul posto ho appurato che intorno al 1600 alcuni eremiti, tra i quali qualche francescano, vivevano nel romitorio.
Simpatiche le leggende che vi aleggiano intorno, tra cui quella dell' esistenza di una sepoltura miracolosa dove si narra che stendendosi in questa, si risani il fedele dal mal di schiena.
Mal di schiena o meno, questo sito merita la visita per l'ubicazione dove nasce, tra le pareti strapiombanti, e per la tranquillità del posto.
Non è possibile visitare tutti gli interni dell' eremo ma solo una parte, cioè quella della cappella e il piano superiore dove si trova un' esposizione dei reperti rinvenuti e una delle tombe riemerse.
Questa costruzione rossiccia adagiata tra il bianco delle pareti rocciose e il verde dei boschi è visibile già dalla strada principale della Riviera Berica, ma averla davanti assume tutto un altro aspetto.
Da qui il panorama ce si gode è splendido e i sentieri ce si snodano verso gli altri covoli sono molti, anche se la mia visita s' è limitata al solo Eremo.
Era, ed è, il primo che visito e mi domando come facessero a viverci così in solitudine, anche perchè portare beni di prima necessità fin qui non era mica uno scherzo, anche se si era solo a mezz'ora di marcia dal paese.
Non si paga per entrare, però come ho già detto è aperto solo la prima domenica del mese.
Il sentiero per giungervi è ben segnalato, ma comunque si trova sempre gente che va e che viene.
Da evitare se non è giorno di apertura perchè anche arrivando davanti al cancello non si vede nulla, in quanto la costruzione è nascosta dalle rocce ( lo dico perchè vi avevo provato anche la volta prima, almeno per fare una foto, invece niente).



Questa mia opinione è presente anche nel sito di Trivago.it





domenica 3 maggio 2009

Monzambano

Monzambano è stata una tappa imprevista nel mio girare per le zone di Valeggio sul Mincio...diciamo che passandoci davanti m'è venuta voglia di fermarmi.
Abbiamo passeggiato fino al castello, che abbiamo trovato aperto e accessibile a tutti (questo solo le domeniche pomeriggio nei mesi estivi) e quindi siamo entrati.
Un gruppo faceva da mangiare, e si poteva assaggiare e bere tutto facendo una libera offerta.
Un signore ci ha portato fino alla torre e ci ha spiegato la storia del castello (gratuitamen
te eh!).
Siamo stati deliziati da quest
a tappa imprevista...è un posto dove vi consiglio di fermarvi se vi trovate nelle zone.