sabato 9 luglio 2011

Innsbruck

Innsbruck, capitale del Tirolo, è una chicca fatta di vicoli medievali e sontuosi palazzi degli Asburgo, il tutto in mezzo alla splendida cornice delle Alpi, che sbucano da qualsiasi angolo della città in cui ci si trova.
Adagiata nella valle dell'Inn, si presenta con un centro abbastanza raccolto, l' Altstadt, che è la zona che ho visitato io.
Siamo partiti dalla Theresien Strasse, dove sorge il Triumphforte, l' Arco del Trionfo, costruito per celebrare il matrimonio dell'Imperatore Leopoldo II. Proseguendo su questa strada si trova l'edificio che ospita la sede del Governo Provinciale, l' Altes Landhaus, che presenta una splendida facciata barocca. Alla fine della via svetta la colonna di Sant'Anna, Annasaule, eretta come celebrazione della vittoria sui bavaresi.

Si giunge poi alla torre della città, lo Stadtturm, dalla cui cima si può godere del panorama dell'intera città.



La prima tappa per rifocillarci l'abbiamo fatta al Kroll, in Hofgasse, locale famoso per i suoi ottimi strudel di diverso tipo di cui abbiamo fatto incetta, ma aggiungo che anche il millefoglie non era male, a meno che non abbiate problemi di peso....uno strappo alla regola comunque in questo caso vale la pena farlo.



Da qui siamo passati all'Hofburg, il palazzo imperiale, per poi passare davanti al Landestheater e continuare verso l'Hofgarten, un parco fatto di piante e aiule perfette, dove si può sostare in mezzo alla quiete assoluta.



Dopo esserci riposati un po' ci siamo diretti verso la Domplatz, dove si trova l'imponente duomo di San Giacomo, in stile barocco.



Da qui si giunge in Herzog Friedrich Strasse, dove fanno bella mostra di sè edifici con splendide facciate barocche, in cui spicca l' Helblinghaus, che presenta decorazioni in stile rococò molto elaborate.


Proprio qui sorge anche quello che secondo me è un po' il simbolo di Innsbruck, ovvero il Goldenes Dachl, la loggia dorata o tettuccio d'oro, composto da 2657 tegole di rame dorato che luccicano sopra un bovindo gotico.




Questo palazzo ospita un piccolo museo dedicato all'imperatore Massimiliano.
E qui la nostra visita a Innsbruck finisce perchè il tempo è sempre tiranno e non ci consente di vedere le attrazioni dei dintorni, come ad esempio lo Schloss Ambras.
Comunque questa graziosa città ci è piaciuta molto, e probabilmente ci ritornermo, magari in un prossimo viaggio verso Monaco.

mercoledì 29 giugno 2011

Castello di Neuschwanstein

Neuschwainstein è probabilmente il castello più famoso al mondo, che i molti conoscono come quello che ha ispirato i disegnatori Disney per la riproduzione degli interni del castello de ''La Bella Addormentata''.
La sua costruzione iniziò nel 1869 per mano del re di Baviera, Ludovico II, ma non fu mai portata a termine.
Lo stesso Ludwing riuscì a godere del suo palazzo appena 170 giorni, dopodichè fu internato come malato di mente.
Nella progettazioneLudwing fu influenzato da Richard Wagner, che era diventato uno dei suoi protetti, infatti molte delle stanze ospitano le sue opere immortalate nei dipinti per rendergli omaggio.
A disegnare il modello originale fu un progettista di teatri e ciò spiega l'effetto sensazionale finale.
Sicuramente una delle stanze che attrae di più il turista è la sala del menestrello, con scene tratte dall' opera Tannhauser e che vanta un acustica perfetta, ma a mio parere le stanze più sensazionali sono la sala del trono e la camera da letto di Ludwing.
La prima è sfarzo puro dove ai propri piedi si estende un pavimento a mosaico sensazionale e dal soffitto scende un lampadario gigantesco (non ricordo bene il peso, ma so che era assurdo) a forma di corona. Manca il trono perchè, vista l'improvvisa morte di Ludwing, non fu mai consegnato. A dominare questa stanza è il colore oro.
Nella camera da letto invece fa bella mostra di sè un letto tempestato da guglie che a me ricordava la Sagrada Familia di Gaudì, sia un po' nello stile sia nella perfezione degli intarsi.
Sulla destra una porta permetteva di accedere a una grotta artificiale con cascata, frutto anche questo della passione per l'opera, infatti è dedicata alla nascita di Venere dell'opera di Wagner.
Anche le cucine di palazzo erano stratosferiche e in grado di produrre cibo per un esercito.
Purtroppo questa full immersion nel mondo Ludwing dura poco meno di un' ora, perchè la gente in visita è tanta e le guide fremono per potarci all'arrivo, però mi sarebbe piaciuto
approffondire meglio la storia di questo uomo e di quello che ha fatto ( tra l'altro mi ha incuriosito apprendere che le grotte artificiali sono presenti anche a Linderhof e che lo stesso Ludwing aveva fatto costruire anche uno chalet-reggia in stile arabesco).
Usciti dal castello delle fiabe si prosegue verso il Marienbrucke, un ponte sospeso sopra la Gola di Pollat da dove si può godere della vista del castello di Neuschwanstein in tutta la sua magnificenza immerso nelle colline ricoperte di alberi.
L'attesa per visitare il castello può risultare estenuante sopratutto nei periodi di alta stagione, ma ne vale veramente la pena.

giovedì 23 giugno 2011

Schloss Hohenschwangau

Durante il mio soggiorno in Tirolo per il ponte del 2 giugno ho fatto un escursione anche in Germania, per vedere un paio dei castelli di Ludwing, visto che si trovavano appena a 100 chilometri di distanza.
Dopo aver impostato il navigatore e messo mio moroso alla guida dell'auto ho cominciato a leggere la guida per documentarmi su questi castelli e, con mio grande stupore, leggo che è consigliato prenotare prima i biglietti perchè in alta stagione tante volte non si riesce nemmeno ad entrare.
Arriviamo e riesco ad avere i biglietti per i due castelli (21,50 euro a testa) facendo una fila di un'ora e devo dire che mi è andata anche bene.
Il primo castello che abbiamo visitato è quello di Hohenschwangau, ed è proprio di questo che voglio parlare oggi.

Adagiato nel villaggio a valle, spicca per i suoi colori giallo-oro.
Costruito nel XII secolo dai cavalieri di Schwangau, diventò successivamente il castello della famiglia reale dove Ludwing trascorse la sua infanzia.
Durante la visita guidata si possono notare le influenze eccentriche di Ludwing, evidenziate sopratutto nella sua camera da letto.
Tutti i muri interni sono ricoperti di dipinti, non c'è un solo centimetro cubico lasciato in bianco.
In tutte le stanze sono presenti i mobili originali, che ovviamente non si possono toccare, e molto oggetti donati al re fatti d'oro, brillanti e lapislazzuli.
Tantissimi i busti e i quadri, pochi invece gli oggetti di uso personale della famiglia reale.
Una full immersion di 35 minuti nello sfarzo totale, con audioguida non del tutto esauriente, ma giusto un infarinatura per far capire dove ci si trova.
Senza dubbio 35 minuti sono un po' pochi per godere appieno di tanto sfarzo, ma purtroppo le visite guidate sono obbligatorie e le guide che ti accompagnano nel giro sembrano avere un sacco di fretta.
Comunque vale la pena di vedere questo castello, non soffermandosi solo all'aspetto esterno.