martedì 11 agosto 2009

Parc Guell


Parc Guell è sicuramente uno tra i giardini più visitati di Barcellona.
Io ho voluto visitarlo in due tappe, in due giorni differenti, per avere la possibilità di gustarmelo con la dovuta calma.
Questo parco nasce nel 1900, quando il conte Guell affidò all'architetto Gaudì il compito di trasformare un terreno coperto da alberi in una città in miniatura dove ci fossero giardini all'inglese e dimore per gente ricca.
Lo stesso Gaudì riuscì a realizzare tre chilometri di sentieri,strade,scalinate,padiglioni e una piazza prima che il progetto fallisse e venisse abbandonato.
Questo fallimento oggi registra milioni di entrate.
Io ci sono sempre arrivata da retro,per la baixada de la Gloria, dove arrivavo tramite una scala mobile...percè credete,la salita senza queste scale mobili sarebbe veramente ardua.
In tutte le entrate vengono consegnati deplian con la mappa di Parc Guell.
Dalla zona alta, da dove sono entrata, c'è una vista su Barcellona che è semplicemente strepitosa...si vede anche la Sagrada Familia!
I sentieri che si possono imboccare sono tantissimi e permettono di trovare angolini tranquilli senza troppi turisti.
Noi ci siamo fermati a mangiare un panino all'ombra delle piante. Nonostante fosse mezzogiorno e il sole fosse accanito, al'ombra si stava e si respirava bene.
E poi è anche piacevole passare un paio d'ore in questo posto un po' incantato.
Gli angoli da vedere sono tantissimi, ad esempio il ponte degli innamorati che sembra rubato ad un borgo medievale.
Nell'entrata principale, in carrer d'Olot, le due costruzioni fiabesche danno il via ad una serie di particolari monumentali del parco.Ai piedi della scalinata si trova la lucertola a mosaico che è divenuta un simbolo sempre presente nei souvenir.
La scalinata conduce alla Sala Hipòstila, un labirinto formato da 84 colonne nato per ospitare il mercato.Sopra la piazza circondata dal Banc de Trencadis, una panchina di ceramica decorata che serpeggia la piazza.
Poco più avanti, sulla destra, c'è la casa dove Gaudì trascorse i suoi ultimi anni : oggi è un museo che conserva i suoi cimeli, l'entrata è a pagamento.
Suggestivo questo parco e anche molto vivace.
Ho apprezzato il fatto che fosse ben tenuto e curato, sopratutto da parte dei giardinieri.
Se si fa attenzione, vicino al ponte degli innamorati, c'è una combriccola di pappagallini verdi che fa le gare da una pianta all'altra...sono carinissimi!A me il posto è piaciuto moltissimo, non a caso ci sono stata due volte in quattro giorni.
C'è un bar all'interno, ma è un po' caro, conviene rifornirsi di bibite prima di entrare.
Dimenticavo, almeno questo, tra tutti i capolavori di Gaudì, ha l'ingresso gratuito.

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