martedì 13 gennaio 2009

La casa di Otzi


Nell'arco di dodici mesi sono stata due volte a Bolzano.
La prima volta sono passata dritta davanti al museo di Otzi, ingnorandone l'importanza e ritenendo eccessivi nove euro di biglietto d'ingresso.
Parlando poi con amici e conoscenti ho fatto la scoperta del mito di ''Otzi'' e ho quindi deciso di andare a vedere di persona questa "mummia" così famosa.
All'entrata ho dovuto separarmi dalla mia amata digitale, perchè nei locali del museo non è permesso scattare fotografie.
Il museo è disposto su quattro piani che trattano rispettivamente l'età della pietra, l'età del rame,l'età del bronzo,l'età del ferro per terminare con l'epoca Romana e l'Alto Medioevo.
Inutile dire che il protagonista principale di questo museo è Otzi, a cui è dedicata un ampia parte composta dai suoi cimeli e dalla sua storia.
IL suo ritrovamento avvenne nel 1991, sulle Alpi dell'Otztal: dalle ricerche risulta che questo uomo avesse sui 45 anni, i capelli scuri e lunghi, occhi azzurri e che avesse vissuto 5300 anni fa.
La cosa che più mi ha impressionato di questo museo è il fatto che non solo sono stati rinvenuti molti dei suoi cimeli, ma che lo studio fatto sia in grado di dire cosa abbia mangiato poche ore prima della sua morte e di che malattie soffrisse.
Ho guardato con interesse il video del ritrovamento del corpo e tutti gli accessori esposti che ne ricostruiscono la vita.
Solitamente i musei mi annoiano, ma la storia di Otzi è veramente interessante e anche ben spiegata.
Un posto da visitare se si passa per Bolzano!

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